LE GUERRE MONDIALI

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TANTE GUERRE, TANTE DITTATURE, TANTI MORTI, TANTI SACRIFICI ….

E ADESSO?

LA PAPPA E’ SEMPRE LA STESSA.

I CAMBIAMENTI MINIMI.

QUANTI PIDDISTI MAI CI SONO A PERUGIA?

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ANCHE A VOLER RICAMBIARE TUTTI I FAVORI FATTI DAL PARTITO, LA PIANIFICAZIONE DELLE PARTENZE E DEGLI ARRIVI RISENTE DI UN PRESSAPOCHISMO ESAGERATO:

I CONTI NON TORNANO.

Il sistema Minimetrò, sarà costituito da 25 vetture, da 50 posti ciascuna, che si muovono su ruote gommate che scorrono su due rotaie di acciaio. Il moto dei veicoli, che non hanno motore proprio e che sono dotati di ruote gommate, per cui la rumorosità del sistema è al di sotto dei normali valori ambientali, è trasmesso da una fune di acciaio conformata ad anello e mossa da un motore elettrico.

Le vetture si muovono in successione, con una frequenza inferiore al minuto, ed è per questo che il sistema si chiama “semicontinuo”. Quando la vettura arriva a fine percorso ruota con un meccanismo, chiamato piattaforma di inversione, che le permette di riprendere immediatamente il cammino in senso inverso.

 

Le 25 vetture, lunghe circa 5 metri e con capienza massima di 20 persone, si muovono a spola fra le stazioni estreme effettuando le 5 fermate intermedie

La frequenza minima è inferiore al minuto, media di 2’30”.

 
 

Passeggeri al giorno all’anno 9.900[1][2] 3.000.000

Durante la prima settimana di esercizio (febbraio 2008), le misurazioni hanno mostrato che circa 10.000 persone al giorno sono transitate attraverso le scale mobili della stazione Pincetto del Minimetrò.[

 

L’intero progetto ha avuto un costo finale di 98 milioni di euro, IVA esclusa, ed il costo giornaliero di funzionamento e manutenzione ammonta a circa 25.000 euro.[6]

2m 30 sec equivale a 24 passaggi a h per 14 h di apertura sono 336 passaggi giornalieri con 50 passeggeri a carrozza sono 16800. per altri la capienza è di 20 persone quindi sono 6720. per wikipedia sono 9900.

annualmente, salvo la manutenzione sottraendo 20,  sono gg 345

2.318.400 nel caso 6720 al giorno

3.415.500 nel caso 9900

5.796.000 nel caso 16800.

Dove stanno queste persone?

Che crescita demografica si prevede?

In quale anno il sistema dovrà aumentare la capienza?

CON IL COSTO PREVENTIVATO DI 25000 EURO GIORNALIERI AL PREZZO UNITARIO DI EURO 1,50 NECESSITANO 16600 UTENTI PER PAREGGIARE IL BILANCIO, SALVO ABBONAMENTI E I SOLITI IMBUCATI PORTOGHESI.

NON RESTA CHE CONVOGLIARE MIRIADI DI TURISTI DA PIAN DI MASSIANO AL CENTRO E VICEVERSA PER UN TEMPO SUPERIORE ALLA SCADENZA DEL BIGLIETTO.

CI VOGLIONO MOLTI IMBONITORI E MOLTI CREDENZONI.

FACILE COME BERE UN BICCHIER D’ACQUA

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GLI AFFARI SONO AFFARI E LE CALAMITA’ NON VENGONO MAI SOLE.

BASTA SAPERNE APPROFITTARE.

15/02/2012                           

A Campodarco, frazione di Nocera Umbra, da 7 giorni oltre 50 famiglie e alcuni allevamenti sono stati lasciati e sono tuttora senza acqua potabile. Tra gli utenti coinvolti numerosi anziani e famiglie con bambini, ai quali non è assicurata l’erogazione di acqua potabile da oltre una settimana, in una situazione – denuncia Federconsumatori Umbria – già resa drammatica dalle condizioni meteo. La situazione è grave per gli allevamenti zootecnici nella zona: gli allevatori infatti non possono abbeverare le bestie. La Federconsumatori di Perugia pur riconoscendo il lavoro eccezionale svolto sotto la neve dai dipendenti Vus denuncia la gravità della situazione e l’assoluta disinformazione dei cittadini auspicando che entro 48 ore il gestore attui gli interventi necessari per ripristinare il servizio superando le polemiche e l’assenza di informazione. Nel frattempo il portavoce Alessandro Petruzzi annuncia che Federconsumatori procederà con le dovute denunce anche per i danni a fronte di inadempienza contrattuale.               

                Redazione TRG

UMBRIA 24

Maltempo, sommersi dalla neve ma senz’acqua: 1.500 contatori rotti. Il paradosso di Nocera

Umbra Acque: 4.500 interventi. La Regione: via alla conta dei danni

Scritto il 13/2/12

Il paradosso di Nocera Nei giorni scorsi il sindaco di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, ha sottolineato il paradosso che vede protagonista il suo comune: il territorio da cui parte l’acquedotto principale dell’Umbria e in cui vengono imbottigliate le più importanti marche di minerale che rimane senz’acqua e deve aspettare le autobotti da Foligno.

Per un approfondimento sul caso del Rio Fergia in Umbria, è possibile consultare il sito internet http://www.attacIalia. Riporto di

seguito un breve passo tratto dal sito per comprendere meglio di cosa si tratta: “il Rio Fergia è un fiume dalla cui sorgente di

Boschetto vengono prelevati già 28 l/s di acqua da destinare ai cittadini di Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Un protocollo d’intesa

tra i comuni, Gualdo Tadino e Nocera Umbra, e la regione Umbria stabilì che il prelievo della sorgente doveva essere solo ad uso

idropotabile nella misura di 28 l/s. Nonostante tutti gli studi commissionati all’ARPA e da altri enti incaricati (Università di Perugia

o Ecotech), non abbiano mai autorizzato pienamente ulteriori prelievi dal fiume, la regione Umbria con un atto del gennaio 2005

concede un ulteriore prelievo per usi industriali a favore della IDREA Spa, società legata alla multinazionale Rocchetta-Uliveto che

intende incrementare l’attività di imbottigliamento, attraverso la concessione a scavare dei pozzi di ricerca sulla già sfruttata

montagna di Gualdo Tadino ed anche al costo di togliere l’acqua a circa 200 famiglie dello stesso comune.Dopo anni di richieste, i

cittadini sono riusciti ad ottenere che la Valle Umbra Servizi (l’ente che attualmente gestisce il servizio idrico nell’area di Foligno)

impiantasse i misuratori, ma il Rio Fergia ha subito una clamorosa e vistosa riduzione della portata, così come la sorgente, tanto che

questa estate il comune di Nocera Umbra è stato per 5 giorni senza acqua e la società Umbria Acque (gestore dell’acquedotto

dell’ATO 1 area del Perugino) comunica di non avere acqua sufficiente per alimentare i suoi comuni. I Comuni non riescono a

garantire il servizio idrico alla cittadinanza e le Multinazionali vogliono appropriarsi di maggiori quantità di acqua per realizzare i

loro profitti, scavando pozzi che provocano enormi danni all’ambiente.”

LA FORMA DELLA RIFORMA

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La Marini, non Valeria, durante la festa carnascialesca all’inaugurazione della casa della misericordia piddista e della salute del corpo, nella sua allocuzione urbi et orbi non ha voluto tralasciare la salute dell’anima:

non si può continuare più come per il passato.

L’avvertimento salvifico del messaggio goracciano è stato chiaro:

 le riforme stile Umbria Mobilità e comunità Montane possono non essere sufficienti. Anche il caso Lusi, a livello nazionale, sulle gestioni dei fondi in favore della politica sta lì a significare che Cristo è morto dal freddo, è una tesi non più sostenibile.

A livello locale, mobilitare masse di ignoranti scudi umani e concedere partecipazioni marginali vincolandole al contraccambio del silenzio. Contraccambiare.

Lusi e quei 4 milioni per le primarie del Pd

La truffa di Luigi Lusi non è stata un fulmine a ciel sereno. Il partito-Zombie che accaparrava fondi senza rendere conto a nessuno, sopravvivendo di tre anni alla fine della legislatura, aveva prodotto – molto prima delle inchieste – una polemica furibonda, una scena madre, e persino un giallo sulle primarie tra Dario Franceschini e Pier Luigi Bersani. L’allora tesoriere della Margherita, infatti, messo spalle al muro da Arturo Parisi, giustificava una voce del suo bilancio così: “Ho dato 4 milioni di euro a Franceschini per la sua campagna da segretario”. Lo scandalo inizia il 20 giugno del 2011, a via del Nazzareno c’è l’assemblea della Margherita che deve approvare il bilancio. “Quando finirà il finanziamento?”
I 300 dirigenti della ex Margherita dovevano approvare i conti di un partito ufficialmente morto ma finanziariamente floridissimo. La seduta iniziò malissimo, non più di 15 persone in sala. Nessuno dei partecipanti aveva ricevuto una copia del consuntivo.
“Come pensi – aveva detto Parisi a Lusi – che noi si possa approvare un bilancio a scatola chiusa?”. Era scoppiato un finimondo. Un altro dirigente, l’umbro Luciano Neri: “Fra un anno il finanziamento finirà: che cosa facciamo di questi soldi? La cosa più logica, per me, sarebbe dividere i fondi tra organizzazioni sociali: Emergency, la Caritas, Medicisenza Frontiere”. Parisi torna alla carica: “La seduta va aggiornata per dar modo ai dirigenti di visionare il testo e chiedere chiarimenti, oppure la votazione perde qualsiasi legittimità politica”.
A questo punto Lusi esplode, cancellando l’immagine del dirigente tecnico compassato e pignolo:
“Adesso basta! Non posso accettare di essere trattato in questo modo”. Estrae dalla borsa un fascicolo che sbatte sul tavolo: “Il bilancio è qui. Non c’è nessun segreto: ma se queste proteste vogliono suggerire che io non faccio bene il mio lavoro, non ho problemi a rimettere il mio mandato!”. Cala il gelo. Oltre ai due “contestatori” – Parisi e Neri – ci sono Francesco Rutelli, Paolo Gentiloni, Giuseppe Fioroni, Enzo Bianco, Giulio Santagata. La riunione si interrompe. Lusi si alza. Fioroni media. Parisi chiede di visionare il fascicolo. Lusi accetta che il professore guardi, ma non gli dà una copia del testo.
Parisi non ha una preparazione contabile, ma l’occhio gli cade su una voce:
“Attività politica, 4 milioni di euro”. Allora chiede a bruciapelo: “Scusa Lusi, cosa vogliono dire questi denari, nel 2011, per un partito che ha cessato l’attività politica?”. La risposta del tesoriere: “Lo scorso anno ci sono state le primarie tra Bersani e Franceschini. Quella voce indica il nostro contributo al candidato che veniva dalla Margherita”. Parisi trasecola: “Ma come? Il tetto di spesa prescritto dal regolamento interno del Pd, era di 250 mila euro!”. Il problema che Parisi si pone, non sospettando truffe, è quindi tutto politico: lo stesso Franceschini aveva più volte lamentato la spesa enorme sostenuta da Bersani per la sua visibilissima campagna. A chi scrive, nel-l’anticamera dell’Infedele di Gad Lerner, solo sei giorni prima del voto aveva detto: “Io i soldi per affiggere e stampare una manifesto nazionale non li ho mai avuti!”.
Torniamo per un attimo al 20 giugno 2011.
“La riunione racconta Nerifu aggiornata alla sera, per dare tempo ai pontieri di ricucire lo strappo. Il bilancio, malgrado le nostre proteste, fu approvato con la scusa che si era oltre il termine massimo. Lusi promise solennemente che lo avremmo ricevuto a casa. Non arrivò mai. I dirigenti, ancora una volta pressati da Parisi e Neri, prendono l’impegno di convocare un comitato per decidere cosa fare dei soldi quando, dopo il 2011, il finanziamento sarà finito. L’assemblea non si riunirà mai. Si arriva a settembre. Dopo la scissione dell’Api, sorprendendo tutti, Lusi sceglie di non seguire Francesco Rutelli. Rimane senatore del Pd, parte dell’Area democratica che fa capo proprio a Franceschini. La Margherita, come soggetto giuridico, continua a stipendiare una decina di funzionari e a occupare una parte della sede del Pd. Per fare cosa? Mistero.
Quando chi scrive era venuto a conoscenza della polemica, chiede a Franceschini (diventato capogruppo del Pd) come sia possibile che Lusi giustificasse una spesa così ingente con un finanziamento a lui. Questa la risposta dell’ex segretario del Pd:
“Ho sentito anche io questa voce! E ’ una menzogna vergognosa e priva di qualsiasi fondamento. Primo: non avevo realmente un euro a disposizione. Secondo: non avrei mai accettato di ricevere una cifra di questa entità perché lo avrei ritenuto immorale, per una primaria. Terzo, c’era un regolamento che lo vietava”. Obiezione, allora perché Lusi dice di aver stanziato quella cifra? Franceschini è netto: “Non lo so. Sono solo certo che non può essere che una balla. E voglio anche io andare fino in fondo”. Lusi, cercato dal sottoscritto sul tema, si è sempre negato. Il bilancio della Margherita viene pubblicato, su Europa, con le voci di spesa raggruppate e poco comprensibili. Oggi Parisi dice: “Avevo individuato voci opache, ma il sospetto di corruzione o di appropriazione indebita non lo avevo avuto, altrimenti avrei denunciato tutto a un magistrato. Quello che io sospettavo – aggiunge Parisi – era un uso, discrezionale sicuramente, forse clientelare, e di certo improprio di denaro pubblico. Ho ripetuto la mia protesta e i miei dubbi in ogni sede, ma non ho ricevuto nessuna risposta e nessuna spiegazione”.
Lusi amministrava la Margherita con un rigore quasi arcigno: non pochi, in quella sede, ricordano le ramanzine impartite ai dipendenti anche per un semplice rimborso taxi, e i contributi negati alle tante richieste. Certo che la vicenda lascia aperti non pochi dubbi: quanto costò davvero a Bersani e Franceschini la campagna delle primarie? Chi la finanziò? Dove sono i rendiconti? E perché nessun dirigente della ex Margherita si poseilproblemadelmodoin cui veniva amministrato un patrimonio di milioni di euro? E soprattutto: Lusi ha fatto un uso politico, oltre che personale, di parte di quei fondi che amministrava con disinvoltura ed arroganza? E, visto che non sono andati a Franceschini, comesonostati impiegati quei 4 milioni?
Il Fatto Quotidiano, 1 febbraio 2012

Gli amici sono amici, le frequentazioni possono essere pure d’annata

però se le cose dovessero volgersi al brutto, varrà il vecchio adagio: i migliori amici sono quelli della saccoccia.

Ognun per sé Dio per tutti e chi vol Cristo l’prega.

TAM TAM

Le idi di marzo della sanità umbra

La Presidente della Regione Umbria, intervenendo all’inaugurazione della casa della salute di Marsciano, ha annunciato che la giunta regionale adotterà il disegno di legge di riordino della sanità entro marzo, superando le resistenze campanilistiche

di: 18/02/2012 – h 16,36

La Casa della Salute di Marsciano è una realtà. Solo dopo quattro mesi dall’inizio dei lavori l’ex Ospedale è stato riqualificato con l’obiettivo di divenire un nuovo punto di riferimento per la salute dei cittadini. A ufficializzarne l’apertura è stato il taglio del nastro nella tarda mattinata di sabato 18 febbraio 2012. Insieme al Sindaco Alfio Todini erano presenti la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Direttore generale della Usl n. 2 Giuseppe Legato e l’Assessore alla Sanità della Regione Umbria, Franco Tomassoni.

LA CASSA INTEGRAZIONE

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 AVECCE IL CUL PER TERRA

QUANDO UN’AZIENDA HA DEI PROBLEMI DI LIQUIDITA’ , DE QUI, DE LA’,

PUO’ MANDARE I DIPENDENTI O SOCI IN CASSA INTEGRAZIONE CHE TANTO PAGA LO STATO, L’INPS O CHI GLIE PARE .

QUANDO L’AZIENDA COMINCIA AD ESSERE DELL’ENTOURAGE DEL PARTITO LA QUESTIONE INCOMINCIA A FARSI ETICA E INCOMINCIANO A SORGERE DOMANDE POLITICHE SUL SALARIO SOCIALE.

PERCHE’ I PIDDISTI SI’ E QUELL’ALTRI NO?

CHI FIGLIO E CHI FIGLIASTRO?

L A NOTIZIA E’ CHE ANCHE LA COOPERATIVA BORGO RETE SI ABBEVERA ALLA CASSA INTEGRAZIONE.

POMPA POMPEO!

https://piddismoreale.wordpress.com/2011/12/01/familing-piu-chiaro-di-cosi/

 

 

CONOSCI LUCIANO?

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‘STI POPOLANI TOCCHERA’ ATTRARLI, DARGLI UNA PROSPETTIVA, CONTESTUALIZZARLI, INSERIRLI NEL FAVOLOSO MONDO PIDDISTA.

CONOSCI LUCIANO?

IL PORO LUCIANO NELLA PIDDINIA DETERIORE E’ COSTRETTO PER POTER SOPRAVVIVERE SENZA ALCUN TIPO DI PROBLEMI, A PRESTARE LA SUA OPERA AD ONORE E GLORIA DEL PARTITO PIDDISTA.

CE LO RITROVIAMO NEI CUNICOLI DEL POTERE PIDDISTA A DARE INFORMAZIONI AI DISPERSI DENTRO L’OSPEDALE SILVESTRINI, DENTRO AI POLIAMBULATORI DELL’USL PER MITIGARE I RIGORI DELLE FILE AI CUP E FUORI DALLE SCUOLE FREQUENTATE DAI FIGLI DEI PADRI PIDDISTI MENTRE SORVEGLIANO LE AUTO PARCHEGGIATE IN DOPPIA E TRIPLA FILA.

QUALCOSINA GLI DANNO E INSIEME ALLA PENSIONE RIESCE A TIRARE AVANTI LE DIPENDENZE DEI NIPOTI.

E QUESTO LO RENDE VIVO.

NELLA PIDDINIA SUPERIORE, L’EX ROMAGNA MIA, SI VEDONO ANCHE VOLONTARI CON GIUBBETTI E FASCE APPOSITE DENTRO L’IPERCOOP, SEMPRE AD ONORE E GLORIA DEL PIDDISMO E DI TUTTA LA SUA SANTA CHIESA.

SE NON CROLLA PRIMA IL SISTEMA CI ARRIVEREMO ANCHE DA NOI.

MA NOI SPERAMO CHE CROLLA.

LA CITTA’ DELL’AMMORE

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(…)Due pattuglie dell’Ufficio Volanti, invece, hanno controllato tre roulotte, un camper ed un’auto che da alcuni giorni stazionavano a vocabolo Staino, identificando quattro persone: si tratta di nomadi siciliani, un uomo e tre donne di 66, 64, 32 e 33 anni, tutti colpiti da precedenti penali e da fogli di via obbligatori rilasciati da vari comuni d’Italia. Ai quattro, tutti senza lavoro, sono stati notificati, come misura di prevenzione, altrettanti fogli di via obbligatori con divieto di ritorno nel Comune di Terni.”

fonte: Terninrete, 16Febbraio 2012 16.54 – di Claudia Sensi

TERNI CITTA’ DELL’AMORE E DELL’OSPITALITA’

S.Valentino è passato e Terni torna ad essere Lei.

La Terni, città dell’amore e dell’ospitalità, solo se con un lavoro stabile, una bella casa su cui paghi l’ici, il canone e le bollette come Cristo comanda.

Come recita l’articolo di Claudia Sensi, sarebbero state allontanate quattro persone perchè senza lavoro e con casa su ruote, sono state allontanate tre donne, la più anziana ha presumibilmente 64 anni (stando al testo), ed un uomo, siciliani.

Nomadi?! Cioè che non han pagato l’albergo, che non hanno affittato un appartamento o non avevano parenti in città che li potessero ospitare? No, vorrei capire, uno di questi è reato tanto da cacciare e vietare il ritorno in città?.

Tutti senza lavoro?! Sarà questo il problema vero e proprio, eh? Eppure, tra le altre persone accorse per la benedizione del vescovo vuoi che non ce ne fosse uno che non lavorava, o come credenziale per l’acqua santa c’era il lavoro, dovere sovrano? Non credo nemmeno fossero qui per rubare perchè non si è letto di un furto in città questi giorni…

Non lo so, erano brutti e vicino a tutto quel cioccolato sbrilluccicante quattrini stavano male e rovinavano la splendida fotografia di una Terni innamorata della propria immagine riflessa?!

Anch’io non sono così bella e non sto bene vicino a tutto quell’amore di carta, non ho un lavoro e non lo cerco né lo voglio… mo che fate? Cacciate anche me?! Eppure quando vi serve il voto o quando le vostre casse piangono, mi venite a cercare.

Comincio a pensare che saremo in molti a dover cambiare città, oggi sono loro, “nomadi siciliani”, ieri erano i migranti (e poi ieri?! Tutti i giorni sui giornali si leggono rimpatri, fogli di via, allontanamenti, espulsioni), domani tocca a noi, a tutti coloro che non avranno più un lavoro, che non potranno più permettersi le loro case, che non potranno più mangiare la cioccolentina…

Ma io dico, (vorrei anche bestemmia’ qui..), ma che state fori de capoccia?!

Fanculo ai vostri confini, ai vostri doveri e alle vostre belle facce, sì, di merda!

Nomade disoccupata.

PUBBLICITA ‘ PROGRESSO PARTE SECONDA

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MENO CHE CON IL MINIMETRO.’  LE TARIFFE COSTANO MOLTO DI PIU’ QUANDO SI DEVONO MANTENERE UNA PLETORA DI PIDDISTI IMBUCATI

LA DOVE C’ E’ LA SPECULAZIONE CON FONDI EUROPEI CI SONO ANCHE I PIDDISTI. E’ PIU’ BUONO IL PANE LIEVITATO ( DI PREZZO)

NEL REGNO CHE PRIMA ERA DEI DEMOCRISTIANI, CON IL PASSAGGIO AL PARTITO PIDDISTA ADESSO LA RICERCA E’ QUELLA PER TROVARE UNO SPONSOR CHE CONCEDA LAUREE E QUARTI DI NOBILTA’ A VALANGA. LA CULTURA CHE SE MAGNA

SAGGIO CONSIGLIO PER GUASTICCHI E IL RESTO DEL POLITBURO CHE S’ARMAGNEREBBERO CON TUTTI  I VESTITI ADDOSSO.

E INVECE LA AFFOSSANO FRA INCENTIVI COMUNITARI  E SPECULAZIONI SUI PREZZI DI MERCATO CON LA CONAD E LA COOP E I PREZZI AMMINISTRATI

FINCHE’ CI SARANNO I BASSOLINI IL MEZZOGIORNO TRASMIGRERA’ ANCHE IN UMBRIA

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FATTA DI INUTILI BUROCRATI MESSI PER MERITI DI FEDELTA’ AL PARTITO. IN UMBRIA SI VEDE QUALI RISULTATI HA PORTATO: DESERTO MENTALE E CORRUZIONE DI GIOVANI .

LA COSTITUZIONE SEMPRE IGNORATA QUANDO SI E’ FATTO LA GUERRA OVUNQUE E INFANGATA QUANDO LA DIGNITA’ UMANA E’ STATA SOPRAFFATTA DAL PARTITO PIDDISTA

CONOSCI FARUK ?

CHE APPICCICA I MANIFESTI ABUSIVAMENTE E INVOCA LA LEGALITA’?

ALLORA STAGLI LONTANO

PUBBLICITA’ PROGRESSO

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LE FOTO SONO QUELLE ORIGINALI DELLA CAMPAGNA DI TESSERAMENTO DEL PD 2012 PER INVOGLIARE CHI FOSSE TITUBANTE.

FOSSI SCEMO!!!!

BASTA VEDERE QUELLO SCEMPIO CHE IN UMBRIA VIENE PERPETRATO DALLE STESSE AMMINISTRAZIONI PIDDISTE. FRA CONTRATTI ATIPICI E COOPERATIVE, STATISTICAMENTE I DATI CONFORTANO IL MASSICCIO RICORSO AL LAVORO PRECARIO. BEN ILLUSTRATO DALLA CENTRATA CAMPAGNA PER IL TESSERAMENTO PIDDISTA.

DIMOSTRAZIONE DELLA BAMBOCCESCA E INAFFIDABILE INGENUITA’ PIDDISTA.

SI, LE FAMIGLIE DEI PIDDISTI.

INFATTI SAREBBE ORA CHE SI TOGLIESSE DALLE GRINFIE DEI PIDDISTI

A SCUOLA TUTTI IN RIGA INTRUPPATI. NESSUNO SCAMPO ALLA SELEZIONE GENETICA FRA PIDDISTI E NON.

SULLA LEGALITA’ CI MARCIANO ALLA GRANDE FACENDO PASSARE PER LEGALI DETERMINAZIONI ABERRANTI DEL PARTITO A LORO USO E CONSUMO

E GIU’ FINANZIAMENTI A PIOGGIA AI SOLITI DELLA CULTURA PIDDISTA, LA CULTURA CHE SE MAGNA ( NO) LORO.

SE RITROVASSERO TUTTI I FONDI DEI GERARCHI PER LORO MEDESIMI E LE SCATOLE CINESI DELLE SOCIETA PIDDISTE NON CI SAREBBE BISOGNO DI EQUITALIA PER I PORACCI .  IL LIBERISMO CHE PIACE ALL’IMPRENDITORE ILLUMINATO

CRESCITALIA E’ IL MIO NOME E MONTI LO HA DIMOSTRATO CON LE IMPOSTE INDIRETTE  DI AUMENTI INDISCRIMINATI

LA VACCA DA MUNGERE, DA SPREMERE SENZA RITEGNO CHE SE SOLO I SOLDI LI AVESSERO DATI DIRETTAMENTI SENZA PASSARE PER I BUROCRATI QUANTO SI SAREBBE RISPARMIATO E MEGLIO CONDIVISO

IL POLACCO STAVA PIU’ TRANQUILLO PRIMA DEI GEMELLI KACZYNSKI

DALLA REGIONE CHE ACCOGLIE PERCENTUALMENTE FRA LE MAGGIORI QUANTITA DI LAVORATORI ESTERI, PER CALMIERARE LE PRETESE DEGLI AUTOCTONI COSTRETTI A CAMPARE CON LE COOPERATIVE DEL PARTITO.

GIOCHI SENZA FRONTIERE

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La nuova frontiera è liquefare anziché spalare.

Poi disse ad Adamo: Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale io ti avevo comandato dicendo: “Non ne mangiare”, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con fatica tutti i giorni della tua vita.Partorirai con dolore, guadagnerai il pane con il sudore della fronte.

 

Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai l’erba dei campi;mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni alla terra perché da essa fosti tratto; poiché tu sei polvere, e in polvere ritornerai.

 In Piddinia ultimamente vigono altre regole.

Il gioco si chiama tana libera tutti: il salvataggio della vecchina ignota.

Il gioco consiste nel lasciar nevicare abbondantemente in concomitanza della festa della disgrazia ovvero la fiera della protezione civile a Bastia. Dopo di che, sebbene la quasi totalità tranne i fuorilegge, dopo l’ordinanza comunale dell’ultim’ora di sabato 11 febbraio, sia stata costretta a munirsi di strumenti adatti per la mobilità sulla neve che cade ogni 30 anni circa, la comunidad incita dei volontari improvvisati ai quali è stata prospettata un’impresa eroica, a spericolarsi nelle interruzioni fra una nevicata e l’altra. Prima ti distruggono l’attività della moglie, poi per recuperare il territorio, ti sopravvalutano quella del marito: il potere fine a sé stesso sposta l’obiettivo necessario. L’imperativo categorico diventa lo spargimento di sale provvisto dal comune, direttamente sulla neve, forzandola, volente o nolente, a sciogliersi d’imperio.

 

Vince chi coinvolge più persone possibili, sia attivandole per le prossime primarie del partito, sia con allettanti prospettive elettorali magnificando la tempestività, la fastosità del monopolio del sale che, se non fosse monopolio, chi sarebbe tanto scemo da buttare quintali di sale senza prima agire meccanicamente spazzando o spalando la neve?

Sale, sale, sale tutto, son salite anche le nespole ma la domenica il sale era finito e sulle strade si è formato il gelo ma tanto finche c’è il gelo copre l’ordinanza.

Ordinanza Salvaitalia anche se qualcuno si ricorda la promessa di non fare come i provinciali ( salvo essere smentito da una grande nevicata” riferimento cancellato”).

 

Il giovane segretario del partito incita alla resistenza dei cooperativi e dei montani ma la protezione civile non dorme. Anzi Nessun Dorma!

Dopo il sabato fascista dove qualsiasi cittadino volontario o sottopagato più fare la sua marchetta per l’amministrazione, ecco la domenica da ebreo dove, se non sollecitato dall’emergenza cattocomunista, chi vol Cristo l’prega. Prima de na cert’ora de la domenica, i piddisti non senton cazzi. La festa dal lavoro. Per facce che? Quali sono i valori sacri e intangibili del piddismo?

Altro fantastico gioco olimpionico invernale è lo scivolare sulla neve pressata e non. Si necessita: tutine già usate in settimana bianca che non siano sfuggite di taglia e inoltre a seconda della specialità scelta, slittino, bob o sci corti o lunghi per chi già ce l’ha perché ancora negozi de sta robba nel contado, non ce stanno.

 Il luogo poco importa, può essere ovunque basta che ci sia il dislivello (sociale). Si può scegliere anche un qualsiasi campo di grano e se qualcuno opina, basta rispondere “A me me cià portato Adamo” . “Adamo chi?” “ Il figlio di un gerarca piddista che ha studiato nelle migliori facoltà delle scuole di partito”. (Liberal?)

Lo sport nel college, alla gioventù gli fa bene, gli evita di diventare obesi ma purtroppo non li esime dalla satollezza.

Per questo giro non fa nulla, è solo allenamento. La vera gara si svolgerà a Londra 2012 e là ci vedremo in televisione. It’s snowing, it’s England!!!

Maremma maiala!!!

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